Ti è sempre piaciuta la musica tanto da farne la tua professione? Hai deciso di insegnarla magari perché ti piacciono i bambini? Non sai come organizzare la tua prima lezione di musica e non ti senti abbastanza competente?
In questo post ti mostrerò qualche strumento che ti potrà aiutare per intraprendere la tua prima lezione di musica.
Qualsiasi sia il tuo strumento!
Mettiamo caso per un istante che sei un pianista diplomato al conservatorio, oppure un amatore che ha studiato da se, sicuramente avrai bisogno ti alcuni tools specifici per le tue lezioni, iniziamo con quelli base:
- Rifornisci il tuo astuccio di penne, gomme, matite, righello e colori (finirai per perderli tutti mi dispiace!)
- Quaderni pentagrammati, fogli bianchi, quaderno normale (puntualmente l’allievo si dimenticherà il suo quaderno personale)
- Spartiti di tutti i tipi e per tutte le età sempre a portata di mano (io ad esempio li lascio in macchina direttamente)
- Compra un’ Agenda dove ti segnerai quello di cui avrai bisogno nella prossima lezione (ad esempio spartiti nuovi, cercare tecniche diverse per l’allievo ecc…)
Ma l’unico vero strumento che ti aiuterà in assoluto è solo uno:
LA PASSIONE
Se lo fai solo per soldi allora lascia stare (soprattutto la musica che viene sempre considerata meno delle altre materie) perché ti troverai non solo ad insegnare nozioni musicali e tecnica, ma a volte anche ad affrontare situazioni scomode con genitori, bambini, adulti e con il tempo (che se non lo spendi con piacere di certo ti sembrerà di sprecarlo) .
Se ti senti bravo, dentro di te sai che devi ringraziare almeno uno dei tuoi insegnanti ! Ricordalo intensamente e ringrazialo per un momento!
ok…torniamo a noi !
Quando ho iniziato a dare le mie prime lezioni mi sentivo impacciatissima, avevo paura di non essere all’altezza e di rovinare un possibile futuro musicale a quel povero bambino. Poi ho imparato a “gestire” la situazione, ottenendo ad ogni lezione più dimestichezza e più sicurezza in quello che stavo facendo. L’importante è capire prima di tutto
CHI HAI DAVANTI
Ogni bambino è diverso ed ogni adulto è diverso, troverai quelli facili da gestire, quelli difficili e quelli impossibili. Ebbene si…impossibili!
Molti genitori (ancora devo capire perché) costringono i loro figli a studiare uno strumento musicale a tutti i costi. E’ giusto far provare…ma non costringere! Mi sono ritrovata in situazioni (tra madre e figlio) di pianti isterici e litigi improbabili di fronte ai miei occhi!…immaginatevi la scena!
L’altra cosa importante da ricordare è : Io so?/ Io posso?
Questo non significa essere perfetto, significa ” Posso insegnare qualcosa a questa persona oppure no?” quindi a questo punto farsi un esame di coscienza e rispondere.
Tu conosci il tuo livello. Se insegni ad un bambino che non ha mai toccato strumento, sicuramente tu potrai aiutarlo, se un tuo amico suona meno bene di te, tu potrai aiutarlo…
[themify_box style=”red comment” ]-Un giorno decisi di intraprendere gli studi in conservatorio, così chiesi alla mia insegnante di prepararmi per l’ammissione…lei mi rispose: “io non posso! Tizio è più abituato di me a preparare ragazzi per le ammissioni…vai da lui!” -[/themify_box]
Ora…avendo il necessario, avendo la passione, avendo capito a chi andiamo ad insegnare ed avendo capito se possiamo insegnare o no…tocca organizzarci! Andiamo ad analizzare questi punti:
- Instaurare un rapporto di fiducia con l’allievo
- Creare giochi musicali
- La lettura della musica e la memoria della musica
- Seguire lo stile musicale dell’allievo imponendo anche le basi
- Intervallare momenti di serietà a momenti di svago
N.1 INSTAURARE UN RAPPORTO DI FIDUCIA
La prima cosa che devi durante la PRIMA lezione di musica è metterti nei panni dell’allievo, in quel momento sei tu il suo “fattore ansia” quindi devi tranquillizzarlo. Ovviamente questo cambia a seconda dell’età e del carattere del soggetto. Ma in linea di massima dopo qualche lezione la situazione si scioglie di parecchio se si riesce a cancellare il “fattore ansia”.
Come? Con la simpatia! Fai capire che quell’ora (o comunque il tempo della lezione) sarà un momento rilassante dove lui imparerà cose nuove nel modo più sereno possibile, senza pressioni e senza che te lo mangerai al primo errore.
Con i bambini piccoli (dai 4-7 anni) io uso tutto quello che può aumentare la loro autostima come ad esempio gli Adesivi! Ad ogni buona lezione, sul quadernino personale metterò da 1 a 3 adesivi che indicheranno la bravura durante quella lezione e dei traguardi raggiunti quel giorno! Piccoli gesti come questi possono aumentare l’autostima del bambino e soprattutto rendere più stretto il rapporto Maestro-Allievo. Lo faceva la mia insegnante con me ed ero così soddisfatta quando tornavo con ben 3 stelline a casa!
Per i più grandi i complimenti vanno fatti distesi nel tempo, ad esempio dopo 3-4 lezioni se vedete un miglioramento netto allora DITELO! Fategli capire che ogni miglioramento è il frutto del loro sforzo, che la parte più difficile (come tutti noi sappiamo) è l’inizio e che quindi sono complimenti meritati!
Tutti ci annoiamo a fare Tecnica…tranne qualche masochista (scherzo) !
Quindi trova dei Giochi Musicali soprattutto con i piccoli!
Questi sono alcuni siti che hanno una vasta scelta di giochi da colorare,suonare ed ascoltare, solitamente prendo spunto da questi per crearne alcuni di mia invenzione:
●DSO kids.com ●Perfect Pitch Orchestra ●wemakethemusic.org ●letsplaykidsmusic.com ●midnightmusic.com ●makingmusicfun.net ●tothemoonandbackblog.net ●mamma.pourfemme.it ●musicalfabeto.it
Se vuoi conoscere 5 App musicali per bambini ed insegnanti Clicca qui
N.3 LETTURA E MEMORIA DELLA MUSICA
Ho amici che hanno fatto anni di pianoforte imparando tutto a memoria senza saper leggere una nota, dopo qualche anno non si ricordavano più niente!
Per me saper leggere le note è ESSENZIALE o NECESSARIO !
Perciò munisciti di pazienza ed insegnale a TUTTI i tuoi allievi (di qualsiasi età). Ad ogni brano fagli sempre prima leggere da soli le note (si ci impiegheranno tempo) poi nell’esecuzione potrai aiutarlo a ricordarsele e nel loro studio individuale entrerà in gioco la memoria. Mettilo sempre alla prova, dove c’è l’errore, fermalo, fagli leggere le note e solo dopo potrà ripeterlo (anche a memoria) ma DA QUEL PUNTO (o poco prima) ma non dal punto più “facile” per lui!
Non cadere nella trappola della domanda “POSSO RICOMINCIARE DA QUI?”
Dopo un attento studio delle note allora richiederai il brano a memoria, poiché anch’essa è importante nella crescita musicale dell’allievo.
[themify_box style=”red announcement” ]Se ti sta piacendo questo articolo, per ripagarmi dei miei giorni spesi nel crearlo, ti basta aiutarmi “spargendo la voce” con un click su uno di questi link (sempre che tu non l’abbia già fatto). Io non potrò che esserti GRATA ed essere felice del tuo aiuto ![/themify_box]
N.4 SEGUIRE LO STILE DELL’ALLIEVO IMPONENDO ANCHE LE BASI
X=brani base
Y= brani troppo semplici/troppo difficili/non del tuo genere
Tutti gli allievi dal più piccolo al più grande ti diranno “voglio imparare Y…voglio saper fare Y…vorrei cantare Y…”. Le tue risposte saranno:
-Ok…ma prima devi saper fare X.
-Una volta arrivanti a questo punto di X iniziamo a vedere Y.
– Se non sai fare X non potrai mai fare Y.
– Y lo faremo la prossima volta oggi facciamo X.
-Ok…studiamo insieme ad Y anche X perché ti serve. (se sei buono)
La voglia di imparare a suonare uno strumento deriva sempre da un brano in particolare o un musicista, vorremmo tutti partire da quel livello sperando nella riuscita immediata, ma purtroppo non è così. Segui quello che piace a lui, trovando anche versioni facilitate pur di farglielo suonare, ma non cedere al punto di non fargli apprendere quello che è necessario per la sua tecnica, quindi anche scale, arpeggi, accordi, staccati, legati ecc…
N.5 INTERVALLARE MOMENTI DI SERIETA’ A MOMENTI DI SVAGO
La musica è anche divertimento.
Se qualcuno vuole imparare la musica è perché gli PIACE e così deve essere sempre (o almeno quasi sempre). I momenti difficili ti capiteranno in continuazione: “non mi piace…non lo voglio fare…non è il mio stile…non ci riesco…non ce la faccio”. Tutte frasi che anche tu stesso avrai detto (anche solo nella tua testa) almeno una volta nella vita (oppure tante volte come me), ma da “Maestro” devi spronare, invogliare, far divertire, rendere semplice la musica!
Fagli capire che se qualcun’altro c’è riuscito allora quasi sicuramente anche lui ce la può fare…quasi sicuramente? Si, dipende dalla loro volontà, questa tu potrai svilupparla e lasciarla viva nell’allievo, ma dipenderà fino ad un certo punto.
Nella mia vita ho avuto quella che io chiamo “la scintilla” con alcuni insegnanti. No…non mi sono innamorata…ma in un certo senso si! La scintilla si accende quando il rapporto maestro-allievo è diretto, tutto quello che l’allievo ne riesce a ricavare è quasi tutto positivo e riesce facile.
E’ difficile trovare un Maestro così…anche tra i più bravi musicisti al mondo.
Con questa piccola guida NON ho fatto di te un Maestro, ma ti ho aiutato a capire che anche tu puoi intraprendere la tua prima lezione di musica ! Al giorno d’oggi abbiamo bisogno che la Musica venga insegnata e diffusa, soprattutto ai più piccoli.
Se senti che puoi farlo… perché no?
Non tutti hanno le stesse opportunità perciò ogni aiuto, se fatto in modo onesto, è gradito.
HAVE NICE NOTES

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